Robert in BlackBook : interview, [23-07-2012]

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CAT_IMG Posted on 23/7/2012, 13:42

« 春の桜 »

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1-1-1

SERVIZIO FOTOGRAFICO




CITAZIONE

Io, il cuore di Rob


Io sono il cuore pulsante di Robert Pattinson e vi parlo dalla mia casa tra la sua cassa toracica. Ci stiamo riposando ora. Batto a 70 battiti al minuto, che è tipico per un 26 enne bianco che, come Robert, è un buona forma, ma non forma superumana. Rob, devo menzionarlo, è passato attraverso quella che lui chiama, “una cosa”, “sono in una sorta di dieta tutta liquidi”, spiega in un accento non prugne di Londra che sorprende così tante persone che non hanno capito che Robet Pattinson non è realmente un vampiro chiamato Edward Cullen. “dovevo essere a torso nudo per un servizio fotografico”, spiega Rob, “così ho chiesto ad un nutrizionista in quale dieta si può continuare a bere ancora tutto quello che si vuole. E lui ha risposto: una dieta liquida.” Altra prova che non è un vampiro. I Vampiri in generale, rifuggono lintano dal servizi fotografici, perchè il loro brillare, accentuat dai flash delle fotocamere, confonderebbe anche il fotografo più abile. Inoltre i vampiri raramente hanno problemi con l’immagine del loro corpo e non bevono mai. (il loro sangue non circola)

Non comunemente, Rob e io siamo da soli e quello che fanno le poche persone che sono in questa stanza, un club molto caldo nascosto dietro Papaya King in West Hollywood, che è, essendo un pomeriggio assolato molto tranquillo, è puntare la loro attenzione verso di noi. Rob è dopo tutto il seduttore più grande del mondo (rubacuori), e io sono il cuore che gli batte dentro. Posso sentire altri cuori che aumentano il loro ritmo mentre si avvicinano a noi, come il cuore del diskjockey che ci si avvicina, memtre consegna succhi al mango e hotdogs con crauti in una confezione unta e di carta, con un foglietto ricavato da una ricevuta: “la mia fidanzata ti ama” dice, quasi scusandosi. Non accelero il mio ritmo mentre Rob scrive il suo nome e quello di lei (si chiama Mallory), e lo lo restituisce come una ricevuta di una nave cargo piena di improbabili fantasie sessuali.
Rob è vestito, come al solito, secondo quel codice non scritto di Hollywood per il quale più si è vestiti in modo costoso più l’attenzione sarà rivolta solo all’aspetto esterno (della persona). E anche se noi valiamo 62 milioni di dollari, nel caso di Rob, io posso dirlo, la nonchalace di Rob è genuina. Questo cappello da baseball, queste sneackers nere da corsa, la maglietta di denim, una sorta di giovane Ron Howard, questi sono i nostri indumenti.e questa andatura un pò allampanata, con lo stesso ritmo ondulato alla James Dean in Il Gigante, è la nostra andatura naturale .
Siamo arrivati qui in un suv bianco guidato da un ragazzo che si chiama Jeff, è di Phoenix ed è il nostro autista. Si è presentato qualche anno fa indossando un abito boxy e una cravatta nera. “aspetto classico” dice Rob. Ora indossa tshirt attillate nere. Dall’interno del suv con i vetri oscurati sulla strada verso il ckub, Rob osserva i negozi che si allineano lungo Hollywood Boulevard. Possono essere letti come un gioco dell’Oca: negozio di souvenir, altro negozio di souvenir, locale di spogliarelli.L’ultimo troneggia: 1000 ragazze attaenti, tre orrende. Mi domando come sarebbe essere il cuore di una delle brutte. Non lo saprò mai, io sono uno dei fortunati. Nelle vetrine di più di uno dei negozi di souvenir Rob si rivede sui calendari, sui posters, sui portachiavi prodotti in qualche hinterland industriali cinesi da un operaio che guarda il viso di Rob e i suoi grandi occhi azzurri e i suoi denti lupini sporgere dalle sue labbra imbronciate e ugualmente non ha alcuna conoscenza di me, del cuore che batte di Rob. E io non conosco l’operaio e anche il suo cuore. Passare la paccottiglia con il viso di Rob sopra non mi fa battere più velocemente, anche. Il pensiero di quali chiavi la gente attacca alla faccia di Rob, quali camere aprono, e quali segreti vi sono nascosti, mi accelera di poco. Ma solo di poco, perchè raramente incontriamo qualcuno al di fuori dell’Industria, in questi giorni, e anche se lo facciamo, non sarà mai me che vedranno e raramente vedono Rob. Sarebbe Edward Cullen, il vampiro senza cuore che mi ha spadroneggiato dal 2008 e che non lascerà la presa fino a novembre, al punto in cui non potrà morire perchè è già morto, ma noi si perchè siamo fatti nella sua immagine, e lui è come noi. In entrambi i casi siamo così avvinghiati che la separazione potrebbe uccidere Rob e spezzare me..

Rob e io passiamo un sacco di tempo seduti nel retro delle macchine, in questi giorni, trasportati dagli incontri con la stampa alle interviste sul set, ad altri incontri con la stampa. Stare seduto così tanto mi rende leggermente nervoso. Una vita sedentaria è una causa principale nelle malattie cardiovascolari, e del diabete di tipo 2. Così anche il fumo, che Rob, felicemente, ha smesso. Ora si porta dietro quelle infantilmente brillanti sigarette elettroniche, e si siede nel retro delle macchine succhiandole, guardando il suo viso, ancora in riflessione e nascosto dal mondo, mentre lo portano in giro. Rob, sa, certamente, guidare. Ha preso dieci ore di lezione in Oregon, per, io penso, Breaking Dawn (il “cuore ” si sbaglia, le prese per Twilight, ndt) Potrei sbagliarmi: tutto si confonde. E’ un guidatore terribile. “Io ho imparato dalla gente che mi veniva addosso”, spiega. Storia divertente, ecco come la racconta lui: “La prima volta che qualcuno ha detto qualcosa sul mio essere famoso, è stato quando ho tentato di comperare una macchina qualche anno fa. Era una BMV dell’89, convertibile, che avevo trovato per mille dollari su Graigslist. Sono andato sulle colline per un test di guida di prova e… certamente.. quasi la sfasciavo. Qualche giorno dopo sono tornato a prenderla. Avevo detto che ero un attore e il ragazzo mi aveva squadrato incredulo. Quando sono tornato lui mi ha detto “ragazzo, tu capisci che sei secondo su IMDB?, io ho pensato: merda adesso posso chiedergli 200 (mila) bigliettoni”.

Anche il nostro ultimo film, Cosmopolis si svolge per lo più nel retro di una macchina, anche se una molto grande. Lo ha diretto David Cronemberg. Rob interpreta Erick Packer, un ecccessivamente annoiato e borderline autistico miliardario che attraversa Manhattan da est verso ovest in una limousine specificamente disegnata. Durante questa commutazione perde molti dei suoi miliardi in una spericolata speculazione contro una moneta (lo yen) mentre il mondo sprofonda nel caos intorno a lui. Questo caos certamente è dovuto alla sua sconsiderata speculazione sulla moneta. Passa un sacco di tempo guardando il suo viso, in riflessione, e il caos che provoca lo attraversa in silenzio. (la maccina è stata insonorizzata con il metodo di Proust, con il sughero). Alla fine potrebbe essere ucciso come no da un suo ex impiegato furioso interpretato da Paul Giamatti. Se lo sia o meno non ha alcuna importanza. Ad Eric non importa veramente perchè ha vissuto tempi duri nel tentativo di connettersi al mondo ad di fuori del mondo dei numeri. Lui fa, comunque, molto sesso. uno di questi incontri è con Juliette Binoche. Quella scena mi ha fatto pulsare ma più che per lo spingere, per il ridere.
Juliette continuava a sbattere la testa contro il soffitto della macchina”, ricorda Rob. Posso sentire il crescere delle endorfine quando erome in un grande sorriso, che lo trasforma istantaneamente dal meditabondo rubacuori in un altro ragazzo carino inglese che potresti incontrare in un pub. Per questo motivo, raramente lo fa (“cuore”, conosci pochino il soggetto, aggiornati, ndt) Sorridere non è parte del marchio.

Il film è basato su un libro di Don DeLillo, così confonde. La prima battuta è come tutte quelle che poi ne discendono,è allo stesso tempo profonda e assurda. Vogliamo un taglio di capelli” dice Eric, uscendo da un ufficio. Confusione, che però amiamo. “sono facile da soddisfare” dice Rob, “Quando non capisco qualcosa sono immediatamente interessato”. la confusione mi intriga. E anche il confronto. Quando Cosmopolis ha avuto la sua premiere a Cannes, ho battuto forte come non mai. “sentivo che me la sarei fatta sotto” dice Rob. Avendo parlato con il suo colon, ne ho concluso che questa era un pò una iperbole (un pò esagerata). Al di là di questo, è stato eccitante. C’è una sorta di cesura tra quando finiscono i titoli di coda finiscono di scorrere, un momento di silenzio di grazia, sottolineato solo dal mio ritmo assordante. Quello è l’istante in cui il pubblico può indifferentemente applaudire o fischiare, quando la nostra carriera post twilight è come il gatto di Shrodinger, simultaneamente morta e viva. E in quel momento io ho battevo e strabattevo nel petto di Pattinson un mlione di volte al minuto. “avevo perso la testa”, dice Rob “mi stavo preparando a combattere contro 1500 persone ero così sovraeccitato” . La posta in gioco era particolarmente alta per lui. E caduto in Twilight per quello che lui chiama “fortuna”. E da quando ha firmato il contratto, è stato portato dall’onda. Potresti dire che è stato trasportato, guidato. “Mi sembrava di correre in giro con i pantaloni abbassati e le scarpe slacciate, e incredibilmente, non cadevo. Fino a questo. Ho pensato oh ca***. La maggior parte della gente lavora per 15 anni e fa film che nessuno vede. Ed ora sono a Cannes”. In quel momento, prima che l’onda dell’equazione della nostra carriera collassasse nella realtà (divenisse realtà la carriera, si intende ndt), è degno di nota che questa sorta di immaturità di Rob è in parte, il motivo che gli ha fatto avere il ruolo di Edward Cullen. Come gli autori del saggio “Twilight e la produzione di un idolo degli adolescenti per il 21imo secolo” notano, questo era il punto. ” La strategia di marketing (della casa di produzione) è sviluppare la celebrità di Pattinson come una merce, prodotta e venduta dai media e dalle industrie della pubblicità.

La mercificazione ha preso la forma fondere l’aspetto attraente di Edward con Pattinson e la sua celebrità. La mancanza da parte dell’attore di un aspetto pubblicamente riconoscibile prima di Twilight è stato usato dalla Compagnia per fondere persone reali sui personaggi di Twilight che erano assoldati per interpretare, facendone delle celebrità. “così nel momento in cui scorreva l’ultimo titolo di coda a Cannes e prima del giudizio, quello che stava succedendo era il momento del divorzio, doloroso tra il cuore senza sangue di Edward Cullen e me, il cuore pulsante di Rob. Non ho avuto idea di quanto fossero lunghi i titoli di coda: c’è stata una pausa e poi un applauso, un applauso che ha scatenato un torrente di applausi dentro l’intero auditorium. Ci stavano applaudendo? Stavano applaudendo David? Stavano applaudendo Paul? Non mi importa. Una cosa è certa, non stavano applaudendo Edward.

Anche se non fossi installato in un rubacuori , ci sono poche cose o persone o attività che mi colpiscono Gli imperativi chimici di lotta o fuga, proposti dalla confusione e confronto, fanno il trucco. Poi ci sono alcune altre cose: mi sono eccitato di recente, quando Rob ha imparato ad andare sullo skateboard. Ma non era in realtà l’atterraggio di un kickflip, che mi ha fatto aumentare il batttito, era, come dice Rob, il fatto assurdo che “avrei potuto essere citato in giudizio per 800 millioni di dollari”. (I vampiri non indossano gessi o strappi muscolari alle caviglie.) Sono stato anche recentemente entusiasta di fare la pipì, “Sono rimasto così impressionato da me stesso ieri”, dice Rob, “Ho fatto una pipì, da quattro minuti”. Cindy, la vescica, mi dice che è la dieta liquida. Ci entusiasmiamo anche con gli scandali, ma anche, come lamenta Rob, in questi giorni sono difficili da trovare.

Una volta che ho iniziato un rumor su Entertainment Tonight che c’era una scena di sesso scat (sesso che implichi l’uso di escrementi) eliminata in Twilight e non è stato nemmeno raccolto. Ho pensato: “che cazzo? Ti sto dando questa roba!”. La cosa scat, tra l’altro, era particolarmente vicino a me da quando ci siamo trasferiti a Los Angeles, abbiamo vissuto negli Oakwoods, un complesso di appartamenti tra Burbank e Hollywood al largo della strada 101, popolato quasi esclusivamente da attori bambini che si ritrovano tutti per passare le giornate in piscina. E ‘stato, inoltre ovviamente, dove ha vissuto Screech. E anche dove proprio un video scat è stato girato . Cos’altro si può fare per costringermi ad andare ancora agli incontri con la stampa, prendermi a schiaffi con quei guanti brutali d’aria riciclata? Come Rob lamenta: “Si tenta di dire le cose in modo perfetto, ma si sa che a meno che tu non dica qualcosa di stupido, da cui la gente penserà che sei un coglione , non avrai nessuna rilevanza. E se non si dice qualcosa di stupido, qualcuno farà in modo che lo sembri comunque ” (monterà il servizio in modo che appaia stupido, intende, ndt). Prendete la fidanzata di Rob, Kristen Stewart. Lei è una delle poche cose che mi fanno accelerare il ritmo.

La nostra storia d’amore è, felicemente, sancita dal complesso industriale di Twilight. Mentre “Twilight e la produzione” dice, “I fan sembrano disposti ad accettare un coinvolgimento romantico di Pattinson al di fuori del mercato se si traduce letteralmente in un amore tra i loro personaggi amati”. E così il cuore di Kristen e il mio veniamo messi insieme quasi ogni giorno. Ma non stiamo a giurare l’uno all’altra finchè morte non ci separi. Rob letto che in un tabloid di recente e lui ha pensato che fosse ridicolo. “C’era una rivista, con queste foto, diceva che stavo per sposarmi. Nessuno sa mai che cosa è vero o ciò che non è”, dice esasperato. “Anche mia mamma stessa mi ha chiamato per chiedermi se era vero”. E non lo è. Almeno, non ancora.

Ma è vero che Kristen ha sempre fatto qualcosa per me che gli altri non hanno fatto. Anche se Dio sa Rob non è stato un avaro quando si tratta di amore carnale, anche quando siamo stati a contatto con cuori di altre , sono rimasto dietro una porta chiusa. Quando arrivò per la prima volta a Los Angeles, uscì con una cerchia di donne molto attraenti che conosceva in luoghi come il Bar Bronson, ma Rob finiva a sbattere le ciglia furiosamente a fumare fuori con una felpa con cappuccio tirato sugli occhi. Stava scrivendo canzoni per Kristen Stewart. A quel tempo, mi riempiva di nostalgia quasi fino al punto di rompermi, quindi erano canzoni tristi che suonavano come se avrebbero potuto essere prese da Astral Weeks di Van Morrison. “In effetti”, ammette Rob “Stavo solo cercando di mettere in allerta Van Morrison!”. A volte ha preso queste canzoni per aprire i microfoni come il Pig’n Whistle e la Rainbow Room per eseguire tali canzoni davanti a altri artisti, oltre, ovviamente alle cameriere, che, dice, sono diventate all’epoca alcune dei suoi unici amici.

Ho ancora il pensiero nostalgico di quei giorni, e mi rende leggero e tenero a pensare se quei tristi cantanti o autori da due soldi o cantautori che cantavano guaendo Halleluyah, o quelle cameriere con accento dell’ Oklaoma e tette belle sapevano chi fosse o cosa Rob sarebbe diventato. Mi chiedo lui lo sapesse.
Dopo il successo di Twilight, le cose sono cambiate. Rob come si suol dire, è esploso. “La mia ristretta cerchia di amici è aumentata piuttosto velocemente”, dice Rob, “Mi piace essere il parassita non il contrario” (nb: quello che viene portato, non che porta,ndt) . Abbiamo smesso di andare fuori. Abbiamo smesso di esibirci a microfoni aperti. Ora non corro quasi mai più. Ora, quando non è Edward o Eric o qualcun altro, Rob vive come l’Eremita di Silver Lake. Si sveglia e si fa un po ‘ di succo d frutta Legge sinossi di libri su Amazon per alcune ore. Lui si fa la minestra e analizza alcuni copioni. In gran parte queste sono solo parole, prefatte e blande come il porridge del giorno prima,riscaldato al microonde ,altri poemi epici soprannaturali. Di tanto in tanto mi fa avere un battito forte con qualcosa che legge e che mi intriga. Come il suo prossimo film, un dramma dal regista francese-liberiano Jean- Stephane Sauvaire, il cui ultimo film, Johnny Mad Dog, trattava di bambini soldato congolesi.

Questo sarà girato interamente in Iraq. Partiamo il mese prossimo (nb importante: l’articolo esce su Black Book di Settembre). Forse lì ,dove le pallottole fischiano, o c’è almeno la possibilità che un proiettile possa fischiare , mi farà pulsare. Fino ad allora, passiamo il nostro tempo nella parte posteriore di una macchina, al minimo ad un incrocio in attesa che il semaforo diventi verde. Jeff chiede se vogliamo andare da qualche parte in particolare, ma non siamo sicuri. “Non vado mai da qualche parte”, dice Rob come una constatazione realistica”Io non so nemmeno dove si trova qualche parte

SOURCE

 
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*Cì*
CAT_IMG Posted on 23/7/2012, 16:01




Senza parole..l'intervista è bellissima!
 
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1 replies since 23/7/2012, 13:42   166 views
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